Torniamo a proporti una nuova domenica all’aria aperta alla scoperta della nostra Regione Lazio, percorrendo il sentiero Karol Wojtyla e dei Monti Prenestini. Qui passeremo per il Santuario Madre delle Grazie della Mentorella è uno dei più vecchi santuari mariani d’Italia e d’Europa, sorge ad un’altitudine di 1018 metri s.l.m., su una rupe sporgente del versante orientale del Monte Guadagnolo (Monti Prenestini) che scende quasi a picco sulla sottostante Valle del Giovenzano, tra Tivoli e Palestrina, a sud-est di Roma. Appartiene alla Chiesa cattolica apostolica romana (Diocesi di Tivoli) ed è custodito dalla Congregazione della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.

La storia

Secondo la leggenda, il santuario è sorto per volontà di Costantino nel IV secolo nel luogo dove si convertì il già tribuno romano Sant’Eustachio, vissuto tra il I e il II secolo.

Nel VI secolo viene donata ai Benedettini e diviene, fino al XV secolo, proprietà dell’Abbazia di Subiaco; abbandonata dai monaci benedettini, si depaupera fino a quando nel XVII secolo viene scoperta dal gesuita Athanasius Kircher che ne dirige il restauro.

Nel 1664 papa Alessandro VII ha proclamato uno straordinario anniversario per Mentorella e stabilì la festa annuale patronale per il giorno 29 settembre, festa di San Michele Arcangelo.

Nel 1857 Papa Pio IX dona il santuario alla ancor presente Congregazione della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.

Nel 1870 la Mentorella, con tutti i suoi beni, viene incamerata dal nuovo Stato Italiano.

Nel 1880 la Mentorella viene messa all’asta dallo Stato Italiano.

Nel 1883 i padri Resurrezionisti comprano dal Governo italiano la chiesa e il convento per la somma di 8.500 lire. Il primo rettore fu padre Luigi Oldoini.

Nel 1947 viene rinnovata la Scala Santa che porta alla cappella di Sant’Eustachio.

Nel 1961 si concludono i lavori della strada, di circa 2 km, che unisce il Santuario con Guadagnolo;

Il 22 ottobre 1967 la strada che conduce al santuario viene asfaltata ed inaugurata alla presenza del cardinale Wladyslaw Rubin.

Il 29 ottobre 1978, Papa Giovanni Paolo II si recò, per la prima volta, alla Mentorella, in occasione del suo primo viaggio pastorale da pontefice; successivamente lo visitò, in incognito, numerose altre volte ancor oggi nella memoria delle persone del luogo. Nel 2000 in occasione del Grande Giubileo il santuario viene completamente ristrutturato e rinnovato.

Il 29 ottobre 2005 anche papa Benedetto XVI rende omaggio alla Madonna delle Grazie della Mentorella.[1]

Il 22 agosto 2007 papa Benedetto XVI invia alla Madonna della Mentorella una rosa d’argento, benedetta dallo stesso successore di Pietro, da deporre ai suoi piedi per esprimere voto di gratitudine per i 150 anni di presenza al santuario della Congregazione della Resurrezione.[2]

Nel 2010 è stato celebrato il XV centenario dall’istituzione del santuario della Mentorella. Con l’occasione, il 28 agosto, alle ore 16:20, padre Wieslaw Spiewak, rettore della provincia polacca della Congregazione della Risurrezione, ha meditato il santo rosario e celebrato la santa messa trasmessi in diretta, via satellite, in tutta Europa da Radio Maria Italia e in tutto il mondo tramite il web dell’emittente mariana.

Il 29 agosto  è stata celebrata una santa messa solenne, sul piazzale antistante la chiesa, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, inviato speciale del santo padre Benedetto XVI. La sera dello stesso giorno festivo  una seconda santa messa è stata celebrata dal vescovo di Tivoli Mauro Parmeggiani.

Le Poste Vaticane, per lo speciale evento, hanno emesso un francobollo da 0,65 cent con l’immagine del Santuario e la sovrastampa di 20 cent a vantaggio della popolazione di Haiti colpita dal terremoto.

L’8 dicembre 2015 è stata aperta la Porta Santa della Misericordia in occasione della celebrazione del Giubileo della Misericordia indetto da papa Francesco.

Monumenti ed interni del Santuario

Chiesa

È nello stile delle basiliche romane del XII secolo con l’interno a tre navate. Davanti all’entrata della chiesa è stata collocata una statua in bronzo di san Giovanni Paolo II, dono dei dodici comuni che “fanno corona alla Madonna” come recita la stessa preghiera a Lei dedicata.

Statua lignea della Madonna delle Grazie

La figura della Madre di Dio con il Bambino Gesù sulle ginocchia, è stata realizzata nei secoli XI/XII da artista ignoto (potrebbe essere uno dei padri benedettini) in legno di rovere ed è stata incoronata solennemente dal Capitolo Vaticano il 29 settembre 1901. La Statua è stata asportata da ignoti nel 1972 e dopo circa un anno fu rinvenuta dall’Arma dei Carabinieri. Nel trono, accanto alla figura mariana, è stata collocata la rosa d’argento benedetta ed inviata da papa Benedetto XVI in occasione dei 150 anni di presenza dei padri Resurezionisti alla Mentorella.

Presbiterio

Al centro dello stesso è stato collocato il ciborio del 1305, arricchito nella parte superiore da ornamenti cosmateschi della fine del XIX secolo, innalzato e piazzato sull’altare di marmo. Sotto l’altare si trova un frammento del pavimento del XII secolo, opera dei cavapietre della scuola cosmatesca. Sul pilastro sinistro del presbiterio è collocata una piccola lapide con la data della consacrazione della chiesa a Maria Santissima: “MEN. OC. D. XXIII DEDICATIO BEATAE MARIAE IN WLTVILLA”.

Cappella di Santa Croce

Presenta due colonnine di pietra del IV secolo provenienti dalla chiesa originaria di Sant’Eustachio. Nella parte alta dell’altare si trova una croce in legno del XIX secolo.

Cappella di San Silvestro

Adornata nel XVII secolo da affreschi che rappresentano il battesimo dell’imperatore Costantino e la consacrazione della chiesa di Sant’Eustachio, è stata fatta costruire da papa Silvestro I.

Affreschi della navata centrale

Sant’Atanasio (XVII secolo), la Madre di Dio con Bambino (XV secolo), san Domenico (XV secolo), sogno di san Giuseppe (XVII secolo), san Michele arcangelo e sant’Antonio abate (ambedue del XV secolo), san Benedetto, santa Scolastica, santa Maria Maddalena, santa Lucia, san Agapito, sant’Ignazio di Loyola e san Francesco Saverio (del XVII secolo) e san Casimiro, principe e patrono della Polonia e della Lituania realizzato nel XIX secolo.

Sopra gli archi della navata centrale si trovano inoltre gli stemmi dei papi Innocenzo XIII, Gregorio XIV, Pio IX e Leone XIII.

Cappella di Sant’Eustachio

È stata costruita sulla roccia nel luogo in cui secondo per tradizione è apparso Gesù Cristo al santo. Sant’Eustachio insieme alla sua famiglia subì il martirio per ordine dell’imperatore Adriano (76-138). Nel IV secolo l’imperatore Costantino(306-337) colpito dal coraggio e dal martirio del santo visitò il luogo della sua conversione e ordinò di costruire il tempio dedicato al Martire che viene poi consacrato da papa San Silvestro (+335). La Cappella è ornata con affreschi raffiguranti la conversione e il martirio del santo.

Scala Santa

Tramite il percorso della Scala Santa, costruita nel XVII secolo, si giunge alla cappella di Sant’Eustachio costruita nelle stesso periodo e costituita da un campanile, con tre campane a corda, che reca la seguente iscrizione “non far da campanaro se il cuor tuo non batte da cristiano”.

Grotta di San Benedetto

Nella roccia sottostante la Cappella di Sant’Eustachio si trova la grotta di San Benedetto con l’altare e l’immagine del santo. In questa grotta naturale soggiornò per due anni San Benedetto da Norcia (480-547), il padre della vita monastica occidentale. Egli abbandonò la vita laica da patrizio romano per condurre una vita da eremita. Dalla Mentorella Benedetto si recò poi a Subiaco a circa 35 km di distanza.

Programma

Da Pisoniano 550m alla Mentorella 1018m (sentiero Karol Wojtyla) Monti Prenestini.

  • Percorso esc. trekking “monti Prenestini lazio”
  • Dislivello percorso: 500m circa
  • Difficoltà: E (escursionistico facile)
  • Tempi di percorrenza A/R soste comprese 5 ore
  • Abbigliamento adeguato, scarpe da trekking, zaino, acqua,
  • Pranzo al sacco
  • Appuntamento e partenza: Domenica 17 giugno, ore 8:00, Largo Scapoli 10 sede Associazione CdQ Villaggio Prenestino

La partecipazione è GRATUITA, si prega di confermare la presenza scrivendo una email con i nomi dei partecipanti e un recapito cellulare, all’indirizzo associazione@villaggioprenestino.it