Torniamo a scoprire le bellezze della nostra Regione Lazio, attraverso le escursioni facili proposte dalla nostra associazione. In compagnia di guide esperte, hai la possibilità di visitare posti meravigliosi, ricchi di natura e storia. Questo mese ti proponiamo una passeggiata di trekking facile, adatta anche ai ragazzi dai 12 anni in su, da Camerata Nuova a Camerata vecchia campo secco.

Descrizione del percorso

Da Subiaco o dal casello autostradale Carsoli-Oricola (A24) si raggiunge Camerata Nuova. Giunti in paese, si apre sulla destra, una piazzetta dove si può parcheggiare. Sulla destra della piazzetta si stacca la stradina che conduce a Camposecco.

Dopo aver camminato per circa 200 metri su questa stradina, si incontra, sulla sinistra, la sterrata che percorre il Fosso Fioio. Oltrepassato il bivio (ignorando la sterrata che porta a Fosso Foio) si prosegue sulla principale e, dopo altri 100 metri si incontra, sempre sulla sinistra, un’altra sterrata con indicazione “Madonna delle Grazie”. Si gira così a sinistra, si supera il ponte sul Fosso Luisa e, all’altezza di un tornante, si prende una mulattiera che si stacca sulla destra.
Questa mulattiera costeggia per un tratto il fossato e va ad intercettare un sentiero che sale in diagonale. Si volta quindi a sinistra, si risale la costa boscosa a monte del Fosso Luisa, e si giunge, intorno a quota 1170, ad un bivio a “T”. Voltando a sinistra (a destra si arriva in pochi minuti alla Chiesa della Madonna delle Grazie) si arriverà in breve a toccare le antiche rovine di Camerata Vecchia. Il tempo di percorrenza è di circa 1 ora.

I ruderi di Camerata Vecchia sorgono su una rupe calcarea posta al margine più orientale di un lungo costone la cui parte sommitale coincide con il Monte Camposecco. Questa elevazione è una delle più occidentali del gruppo dei Monti Simbruini dove questi si fondono con i vicini Carseolani del versante abruzzese.

Situata a 1220 metri d’altezza, la costa rocciosa dove sorgono le rovine di Camerata Vecchia domina a sud il profondo solco di Fosso Fioio mentre a nordovest si trova il grande piano carsico di Camposecco. Visitando questi luoghi si resta affascinati dalla vista delle antiche mura ma nel contempo si può rimanere confusi nel sapere che solo un secolo e mezzo fa lì viveva gente, artigiani, contadini e pastori, costretta ad abbandonare precipitosamente il paese natio e portare con se solo poche cose. Per ricominciare di nuovo, per poter vivere ancora…

 

Alcuni cenni storici

I primi cenni storici su Camerata sono datati 955 quando era in pieno svolgimento il processo dell’incastellamento che coinvolse tutti i paesi della Valle dell’Aniene e non solo. Da alcuni documenti si evince che intorno alla metà del X secolo l’abate di Montecassino diede in enfiteusi la Chiesa di San Salvatore a Rainaldo, il Conte dei Marsi. Per un periodo abbastanza lungo i Conti dei Marsi dominarono sucamerata vecchia gran parte del territorio Carseolano annettendo man mano varie terre fino ai margini dei possedimenti della potente Abbazia di Subiaco. In seguito, alcune contrade nei dintorni di Camerata vennero cedute all’abbazia sublacense e questa le diede poi in usufrutto agli stessi Conti dei Marsi insieme a Camerata. Le notizie sulle vicende di Camerata Vecchia nel periodo medievale sono molto scarse: quello che si sa di sicuro è che il borgo passò di mano in mano a varie famiglie dello Stato della Chiesa. Sappiamo notizie più certe sulle vicende di Camerata Vecchia a partire dal 9 gennaio 1859quando l’abitato venne completamente distrutto da un devastante incendio. Gli abitanti fuggiti a valle, trovarono rifugio sul Monte Colle di Mezzo in corrispondenza dello sbocco della Valle di Fioio. Il nuovo insediamento venne alla luce anche grazie al generoso contributo di papa Pio IX che prese dal suo patrimonio personale 300 scudi per donarli al paese.

Il denaro doveva servire per avviare in modo deciso l’opera di costruzione del nuovo insediamento che sarebbe dovuto sorgere 400 metri più a valle e con un tessuto urbano del tutto diverso. Per onorare le gesta del Pontefice, si pensò di chiamare il nuovo borgo Pio Camerata. Questa iniziativa però non diede i suoi frutti dato che poco più tardi al paese venne assegnato il nome di Camerata Nuova.

Camposecco

Si trova ad una quota di 1400m sul livello del mare, è il più vasto ed esteso altopiano tra i tanti che sono incastonati tra le cime del Parco dei Monti Simbruini, situata nel territorio comunale di Camerata Nuova. E’ divenuto famoso in quanto location dei set cinematografici di diversi films “western all’italiana”; il più famoso è senza dubbio “Lo chiamavano Trinità” con Bud Spencer e Terence Hill.

Programma

Livello sul mare: Camerata nuova 810m – Camerata vecchia 1200m – Camposecco 1400m

Percorso trekking: Monti Simbruini Lazio

Dislivello percorso: 560m

Difficoltà: E (escursionistico facile)

Tempi di percorrenza A/R (soste comprese): 5 ore

Si richiede abbigliamento adeguato, scarpe da trekking, zaino, acqua, pranzo al sacco.

Appuntamento e partenza: Domenica 20 maggio, ore 7:30, Largo Scapoli davanti la sede dell’Associazione CdQ Villaggio Prenestino

CONFERMA LA TUA PARTECIPAZIONE INVIANDO NOME, COGNOME E RECAPITO TELEFONICO AD associazione@villaggioprenestino.it