Per gli amanti del camminare all’aria aperta fra la natura selvaggia, delle nostre montagne. Breve itinerario che raggiunge la panoramica cima di monte Gemma (1457 mt). Si scende ad attraversare il fosso per poi, risalendo, intercettare il sentiero nel bosco verso est: si inizia a salire immersi nella faggeta del Tassetto che ci accompagna per quasi tutto il percorso. Il sentiero è molto ripido con stretti tornanti, si sale ai fianchi di un canalone dove sono presenti faggi enormi: nel fitto del bosco è possibile trovare qualche esemplare di albero di tasso giovane. Si giunge su una balconata panoramica che dà sui Valloni detta la Teleferica, dove era situato il cavo d’acciaio che serviva a portare in basso, nell’immediato dopoguerra, il legname del taglio del Tassetto. Da qui partiva un sentiero difficoltoso che attraversava in maniera funambolica I Lagni del Monte Gemma per arrivare al rifugio dell’ultimo brigante del periodo papalino, il famoso, nella mitologia supinese, Paoluccio. Riprendendo il cammino si arriva alla cresta di Monte Salerio (1439 mt) in terreno aperto e sassoso, dove a primavera si osservano estese fioriture di narcisi, viole del pensiero, orchidee selvatiche e fragoline di bosco. Da qui in piano si arriva alla Croce di Monte Gemma dove termina il sentiero. Dalla cima il panorama spazia sui sottostanti Valloni, Supino, Punta la Torricella, i Monti Ernici ed il Cacume.

  • Difficoltà: E (media difficoltà)
  • Durata complessiva: A/R-5 ore Soste comprese
  • Dislivello: +/- 430 mt
  • Sviluppo totale: +/- 5,5 km

Se ci sarà modo e tempo, a Supino si potrà fare visita a monumenti e luoghi di interesse culturale quali:

Villa Romana di Cona del Popolo

Sparute tracce del complesso termale di una antica villa, risalente al II secolo d.C. (rinvenuta nel 1963), con pavimenti decorati con marmi bitonali (opus sectile) e a mosaico di tessere bianco-nero-grigie raffiguranti soggetti marini, come la biga del dio Nettuno, di cui restano evidenti gli impianti idrici, rasoterra e null’altro

Ex Castello medievale e Ruderi di S. Giovanni della Torre

Si trova su Punta di Creta Rossa, colle che fa parte del Monte di Creta Rossa esteso dal territorio di Patrica e digradante su Supino, antica roccaforte del paese e tra Sette-Ottocento Chiesa-Monastero di San Giovanni della Torre. Alla sua sommità nel 1951, a ricordo delle Missioni Popolari e del luogo divenuto sacro, un gruppo di uomini e giovani, guidati dal ventenne don Armando Boni, hanno posto una visibile Croce di ferro, illuminata nelle festività significative dell’anno liturgico.

Chiesa di San Pietro Apostolo

La Chiesa arcipretale e matrice di San Pietro Apostolo , con annesso Santuario di San Cataldo. Fu riedificata per la terza volta tra il 1750 ed il 1790. Raro esempio, in Ciociaria e nel Lazio, di edificio a pianta poligonale con dodici facce, con due altari sui lati, che richiama la struttura e l’insieme della chiesa di San Lorenzo a Torino del Guarini.
In cornu evangelii si trova la cappella di San Cataldo, attestata già dal XVI secolo, con volta e tondi rappresentanti la “Gloria” e “Miracoli di San Cataldo”, istoriati di nuovo dal pittore Agostino Monacelli nel 1890. La statua di San Cataldo è una riproduzione del 1870 della prima statua, distrutta da un incendio, ad opera di uno sconosciuto artista romano, attivo all’epoca in Sant’Andrea della Valle a Roma, su disegno dello scultore Ernesto Biondi di Morolo, nel 1870 quindicenne.
La porta a bassorilievo in bronzo fu eseguita nel 1978 dall’artista Saverio Ungheri ed è composta da sette pannelli asimmetrici raffiguranti temi teologi e dottrinali.

Come partecipare

Invia una email ad associazione@villaggioprenestino.it con nome, cognome di tutti i partecipanti del tuo gruppo e un numero di cellulare che ci servirà solo per esser certi d’incontrarci all’appuntamento. Appuntamento che è alle 7:30 di Domenica 13 ottobre 2019, a Largo Scapoli.

La partecipazione è gratuita (ma sono ben accette offerte libere all’associazione), pranzo al sacco, abbigliamento idoneo con scarpe da trekking e vestiario “a cipolla”. L’evento è rinviabile causa meteo.

Ti aspettiamo!