Il Comitato vuole precisare quanto accaduto riguardo alle notizie relative al Monolite del Sig. Francesco Visalli circolate in rete negli ultimi giorni. Partiamo con ordine:

A seguito dell’intervista su Repubblica al Sig. Franesco Visalli, nella quale dichiarava “Mi dispiacerebbe se l’opera, giustamente smontata e portata via dal Comune, ora venisse distrutta e vorrei anzi donarla alla mia città. Magari a una delle periferie dimenticate come il Prenestino,da cui sono orgoglioso di provenire”, il Comitato decise di scrivere prima a lui e poi al Sindaco e alla Sovraintendenza per chiedere di poter ospitare l’opera nel nostro complesso scolastico. L’idea era di dare continuità alla manifestazione di protesta che l’atto dell’autore rappresenta. Infatti, ci sembrava una buona idea porre un oggetto con una storia di protesta nei confronti della disattenzione verso l’arte di questa Città e di questo Paese, all’interno de cortile di una Scuola, in un momento storico in cui sono in discussione le ore di lezione dedicate all’arte nel programma di insegnamento. Continuità auspicata dallo stesso Visalli che, sempre nella sua intervista a Republica dichiarava “Non escluderei iniziative dello stesso genere nei prossimi giorni, magari da parte di altri artisti“.

La risposta dello staff dell’autore, fu entusiasta ma ribadiva che non poteva prendere impegni visto che l’opera era ancora sotto sequestro. Volevamo organizzare un incontro conoscitivo con una delegazione del Comitato e degli insegnanti della Scuola, ma non ci è stato possibile e abbiamo deciso di attendere il dissequestro. Il Sig. Visalli, che su Romait si definisce sorpreso di vedere che non abbiamo trovato il tempo di contattarlo ma di contattare la Sovraintendenza, dimentica forse che contattammo prima lui e poi le istituzioni, dimentica o forse non sa dove abitano i Cittadini di Villaggio Prenestino. Dimentica forse che qui ogni giorno si combatte con i problemi della differenziata che ci lascia con discariche abusive sotto casa, dimentica che dobbiamo in continuazione lottare per avere servizi minimi quali illuminazione pubblica, tombini puliti o in generale la pulizia delle strade, dimentica che nel nostro quartiere e in tutto il quadrante est manca un presidio fisso delle forze dell’ordine e che i furti nelle case avvengono anche di giorno. Dimentica o non sa che nel nostro quartiere ci sono 3 centri di accoglienza per rifugiati politici con quel che ne deriva nel processo di integrazione. Dimentica o forse non ha saputo che recentemente sulle strade del nostro quartiere sono morti 4 ragazzi per un incidente d’auto che ha sconvolto l’intero quartiere.

E proprio per i giovani ci siamo attivati per portare nel quartiere questo manufatto, a loro ci siamo dedicati con l’idea che questo progetto potesse essere l’inizio di più attività di coinvolgimento per loro. Stavamo già fantasticando a quanto sarebbe stato bello poter organizzare esposizioni con le opere dei ragazzi accanto a quella del Sig. Visalli, contattare altri artisti emergenti dell’est romano e coinvolgerli in iniziative di street art. Un modo come già detto, di avviare un movimento artistico nella periferia e sollecitare l’opinione pubblica su tematiche come l’arte moderna o il capitale storico ed artistico che anche in una periferia come la nostra non manca, ma è del tutto dimenticato.

Insomma, siamo convinti che per il Sig. Visalli saremmo potuti essere d’aiuto, un alleato, potevamo essere quelli che dovevano dare continuità alla sua protesta come da lui auspicato, e invece ha frainteso tutto. Il Comitato infatti si è limitato come sempre fa, ad informare su quanto successo, ovvero, di aver solamente ricevuto una lettera dalla sovraintendenza la quale si dichiarava “favorevole in linea di massima” al trasferimento dell’opera. La nostra soddisfazione stava nel fatto che tra le tante proposte ricevute, la sovraintendenza aveva accettato la nostra. Tutto qui, dal Comitato non è mai partita nessuna comunicazione che il Monolite sarebbe stato sicuramente ospitato nel quartiere, al contrario di quanto dichiarato da alcuni organi di stampa.

Nel momento in cui ci siamo accorti dell’errore di interpretazione di alcuni organi di stampa, abbiamo provveduto il prima possibile a dare comunicazione ufficiale tramite la nostra pagina Facebook.

Con tutta umiltà, e dopo aver anche chiesto scusa via email allo staff per un disguido non causato dal Comitato, rimaniamo a disposizione per un incontro chiarificatore con il Sig. Visalli, sempre se lui volesse rivalutare la nostra proposta.