La mattina di domenica 26 maggio, siamo stati invitati dall’amica Lucia Strappini a partecipare all’incontro per la costituzione di un comitato promotore per la realizzazione di una casa della memoria. Lucia, autrice del libro “ai confini della città” che raccoglie le interviste ai fondatori dei quartieri di Castelverde e Villaggio Prenestino, è promotrice del progetto e ha chiesto a diverse realtà un incontro per promuoverne la collaborazione. Un progetto che vuole realizzare una raccolta di materiale video/fotografico che racconti la storia dei nostri quartieri, dai primi insediamenti ad oggi, che sia così fruibile alle scuole e ai giovani. Gran parte delle delle difficoltà urbanistiche che viviamo oggi derivano dalla storia e dalla formazione dei nostri quartieri. Conoscerne la storia ci aiuta a capire come affrontare il futuro. Ma soprattutto questo progetto vuole mettere in evidenza il lato umano della storia dei fondatori, che a Villaggio sono ben ricordati dal monumento di Largo Scapoli.
Una Associazione Temporanea di Associazioni
Ad aderire al progetto e presenti a questo primo incontro erano:
- ASSOCIAZIONE CASTELLACCIO
- ASSOCIAZIONE CASTELLO DI LUNGHEZZA
- ASSOCIAZIONE CDQ VILLAGGIO PRENESTINO
- ASSOCIAZIONE IMPRESE CASTELVERDE
- A.NA.CI.PE
- A.R.C.O.
Nel tempo, il comitato sarà aperto anche ad altre realtà locali che vorranno sostenere la casa della memoria e sarà naturalmente aperto alla collaborazione di tutti i cittadini del territorio che vorranno collaborare alla realizzazione del progetto. Abbiamo dato la nostra disponibilità a sostenere l’idea di Lucia. Il primo passaggio sarà richiedere un confronto con l’Assessore alla Cultura del Comune di Roma, Luca Bergamo, per capire se il progetto può rientrare in quello capitolino della Casa della Memoria o se vada realizzato indipendentemente.
La Casa della memoria di Castelverde e Villaggio Prenestino
La casa della memoria di Castelverde e Villaggio Prenestino vedrà luce in un primo momento presso il locale della cooperativa di Castelverde di Via Massa San Giuliano 337, con l’idea di trovare presto un luogo più consono come ad esempio l’aula civica di Castelverde.
